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feb 22, 2004 |
Opere di Maimonide,  |
redazione

Rambam: Ilchot Keriat Shema' (3)

Halacha' 7;1: la prima benedizione che precede (lo Shema'), fra il giorno e la notte, comincia con benedetto (sii tu, Hashem nostro D-o...) e conclude benedetto (sii tu...) il resto delle benedizioni conclude con ...benedetto... e nessuna comincia per benedetto...1

E queste benedizioni, e il resto di tutte le benedizioni familiari tramandate oralmente da tutto Israel, Ezra il Sofer e la sua corte le istituirono.

Nessun uomo puo' aggiungere o togliere da loro2.

In ogni volta che essi decretarono che si concludesse con benedetto (tu sia...)

Uno non puo' omettere questa conclusione; quando essi conclusero di non concludere con benedetto (tu sia...), non si puo' concludere. Quando essi decretarono di non cominciare con benedetto (tu sia...), uno non puo' cominciare con questo. Quando essi decretarono di cominciare (con benedetto...), non si puo' omettere questo3.

In generale: ognuno che devia dalla forma che hanno stabilito i maestri sta sbagliando, ed e' in obbligo di recitare la benedizione nella forma stabilita.

Ognuno che non dice vero e stabile nella preghiera del mattino e vero e certo.. nella preghiera della sera non ha compiuto il suo obbligo4.

Halacha' 8;1: uno che recita la seconda benedizione prima della prima, sia di giorno che di notte, o chi traspone le benedizioni e le recita prima o dopo la keriat shema', compie il suo obbligo, poiche' non c'e' un ordine sicuro (seder) nelle benedizioni5.

Uno che comincia con ...colui che forma la luce... e conclude con chi fa scendere la sera nella benedizione del mattino non ha compiuto il suo obbligo.

Uno che comincia con ...colui che fa scendere la sera... e conclude con ..colui che forma la luce... compie il suo obbligo.

La sera, quando uno comincia con ..colui che fa scendere la sera... e conclude con ....colui che forma la luce, nella sera non ha compito il suo obbligo.

Se egli comincia con ..colui che forma la luce e conclude con ...colui che fa scendere la sera... egli e' uscito d'obbligo, poiche' tutte le benedizioni sono definite dalle loro conclusioni6.

Note:

  1. L'inizio di una benedizione si chiama in ebraico peticha' (apertura) da patach, porta. E la fine si chiama hatimah conferma, ma anche chiusura. La chiusura rappresenta il sigillo di ogni benedizione e va detta al tempo opportuno. Nella Torah scritta non appare la formula baruch atta'..., giacche' sia Mechizedec che Ytro' benedicono dicendo benedetto Hashem e anche Debora dice baruch u Hashem (benedetto si lui Hashem).l'unica benedizione diretta e' dunque la bircat rishona', quella che Kadosh Baruchu' da' al sabato vaivarech elokim et yom hashevi' che secondo Ramban e' il modello di tutte le benedizioni, perche' e' il rapporto dell'io (divino) con il tu (della creatura). Torna.
  2. Come parole stesse della Torah orale. Vedi in Talmud Berachot il problema degli attributi divini: noi possiamo solo ripetere quelli che Moshe' Rabbenu ha detto. cosi' non possiamo ribellarci all'autorita' dei maestri una decisione dei maestri puo' essere sospesa, dalle circostanze (Bketubot 3b) ma non annullata. Torna.
  3. Dove la tradizione ebraica riporta l'esistenza di queste porte bisogna riportare le porte, dove la tradizione riporta le chiusure bisogna riportare le chiusure, com'e' scritto questa e' la porta del cielo (la scala di Giacobbe). Torna.
  4. Bberachot 12a: emeth veemunah precede la notte, dunque la condizione tenebra, dove la certezza (emeth) e' sostenuta solo dalla saldezza di Israel. Emeth veyashiv segue lo Shema' del mattino, dove la Torah (emeth) e' sostenuta dalla stabilita' (yashiv) perpetua e dalla luce su Israel. Torna.
  5. L'ordine delle benedizioni che accompagnano lo Shema' non fa parte della tradizione. Lo Shulhan Aruch permette questa conclusione, perche' in caso di errato ordine si dovrebbe altrimenti ripetere lo Shema', il che e' espressamente proibito. Torna.
  6. La conclusione di una benedizione deve corrispondere al tempo in cui si benedice quindi or la mattina e ma'ariv arbim la sera. Lo stesso ordine con cui la Mishnah inizia (Berachot 1) parlando prima della recita dello Shema' la sera e poi di quello della mattina corrisponde all'ordine della creazione, come e' scritto (Gen,1,1) e fu sera e fu mattina). Torna.