Centenario del Grande "Tempio" di Roma, simbolo della liberta'
Italia liberale: la Sinagoga prima del Vittoriano
di Nico Valerio
dal "Salon Voltaire", News-letter liberale, n.7 - 2004
Per secoli "calpesti e derisi", come dice l'Inno di Mameli degli italiani, gli Ebrei hanno dato un grande contributo alla storia dell'Italia. La comunit ebraica di Roma la pi antica al mondo, e precede quella cristiana.
Ma anche nel Risorgimento e nella nuova Italia liberale, la presenza ebraica fu notevole. Cos, il nuovo stato, che nasceva dopo aver abbattuto il potere temporale dei papi e gli altri stati illiberali, volle mostrare un gesto eloquente, un elemento di forte discontinuit col passato.
Solo con l'unit nazionale, infatti, gli ebrei ottennero gli stessi diritti degli altri italiani. E, proprio nel Ghetto (Portico d'Ottavia), dove ingiustamente i papi avevano rinchiuso per secoli gli ebrei, viene eretta nel 1904 la Grande Sinagoga di Roma, costruzione imponente e monumentale progettata da Costa e Armanni che svetta sul Lungotevere de' Cenci proprio in vista di S.Pietro. E, attenzione alle date, la Sinagoga maggiore completata prima dello stesso Vittoriano, che col suo monumento funebre al "milite ignoto" voleva essere il monumento dell'Italia unita. La Sinagoga quindi il vero primo simbolo dell'Italia liberale.
Pochi sanno che gli Ebrei hanno un ruolo importante nella vita politica e sociale, oltre che nelle scienze e nella cultura della "nuova Italia" liberale. Nel 1910 un ebreo, Luigi Luzzati, primo ministro, dopo essere stato ministro delle Finanze.
Il miglior sindaco che Roma abbia mai avuto, l 'ebreo Ernesto Nathan, illuminato liberale riformatore, sta in Campidoglio dal 1907 al 1913. Un altro presidente del Consiglio, ebreo di origine ma convertito protestante, fu Sidney Sonnino, liberale della destra che piaceva anche alla sinistra liberale, nominato dal re nel 1906. Fu anche ministro delle finanze e degli esteri. Giuseppe Ottolenghi, primo ebreo a rivestire il grado di generale dell'esercito italiano nel 1888, diventa istruttore del futuro Vittorio Emanuele III e nel 1902 viene nominato senatore e ministro della Guerra.
Nel 1902, fra i 350 senatori ? a quei tempi nominati dal re - figurano ben sei senatori ebrei. Nel 1920 diventeranno addirittura diciannove. Il sociologo israelita Leopoldo Franchetti senatore conservatore per molti anni, prima di suicidarsi dopo la sconfitta italiana di Caporetto. Salvatore Barzilai, giornalista irredentista di Trieste, eletto deputato per otto mandati e, dopo la Grande Guerra, fa parte della delegazione italiana alla conferenza per la pace a Versailles.. E' significativo anche il contributo ebraico al primo conflitto mondiale: l'Italia ha 50 generali ebrei; uno di questi, Emanuele Pugliese, sar il pi decorato dell'esercito; un altro, il generale Roberto Segre, idea le difese sul Piave. Insomma, all'inizio del Novecento le comunit israelitiche sono quasi del tutto integrate in Italia, e l'antisemitismo limitato a frange minoritarie del mondo cattolico e ad alcune riviste, come La Civilt Cattolica dei gesuiti.
Il 28 luglio 1904, data ufficiale dell'inaugurazione del Tempio maggiore di Roma, rappresenta, perci, nella memoria storica degli Ebrei italiani e dell 'Italia liberale una data importante. Per festeggiare questo primo centenario si aperta venerd 14 maggio nei sotterranei rinnovati dello stesso edificio la mostra "Il Tempio e l'emancipazione degli ebrei di Roma: 1904-2004". L'esposizione, a cura di Bice Migliau, ripercorre tutta la storia dalla costruzione della sinagoga ed ricca di curiosit e fotografie che raccontano la vita della comunit ebraica romana. Il 20 maggio stata emessa una serie di due francobolli commemorativi delle Poste italiane.
Ieri, 23 maggio, ore 16, nel Tempio sono stati introdotti i sette "sefarim" originali (rotoli di Scritture, col Pentateuco) utilizzati nella cerimonia inaugurale del 1904. Il Presidente della Repubblica e il Papa hanno inviato un messaggio. Il 17 giugno (ore 21) nell'Auditorium Parco della musica (Sala S.Cecilia) si terr un concerto con musiche di Bernstein, Bruch, Bloch e Mendelsson (dir. Yaron Traub). Il 16 e 17 giugno un convegno internazionale di storici all'Universit di Tor Vergata dibatter sul tema "Ebrei ed emancipazione nella formazione della coscienza europea". Infine il 24 ottobre, si terr un Congresso internazionale rabbinico sul tema "Il contributo degli ebrei d'Italia alla cultura ebraica"
Nico Valerio
("Salon Voltaire" n.7/2004 - abbonamento gratuito inviando un'email a nicovalerio@tin.it oppure naturistclub@hotmail.com)