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giu 4, 2004 |
Personaggi Celebri,  |
redazione

Tannaita 03 - Akavyah ben Mahalalel

Akavyah ben Mahalalel l'autore di mAvot 1:3 "Rifletti su tre cose e non cadrai in bala del peccato: da dove vieni, dove vai, e davanti a Chi dovrai render conto".

La bellezza e la fama di questa frase non gli imped di avere una vita travagliata assai, in quanto in diverse occasioni dissent dalla maggioranza, la quale si risent oltremodo.

Secondo una versione tramandata da mEduyyot 5:6, la maggioranza in questione volle usare con lui il bastone e la carota: il bastone era la scomunica, la carota la promozione ad _Av Bet Din_ (= Presidente di Tribunale). Ma il nostro eroe rifiut, dicendo che per lui era meglio essere considerato pazzo dagli uomini che malvagio da D%o, tantopi che la gente avrebbe detto che lui aveva ritrattato per solo amore del potere.

Curiosamente, sul letto di morte l'impenitente Akavyah volle consigliare al figlio di attenersi al parere della maggioranza; il figlio voleva da lui parole di raccomandazione, che il nostro eroe per rifiut di dire, rispondendogli invece che sarebbero state le sue azioni a raccomandarlo per il bene o per il male (mEduyyot 5:7).

Non che tanta nobilt d'animo gli sia servita a molto: il medesimo trattato mishnico dice che il tribunale rabbinico lapid la sua bara post mortem.

Ma ci sono altre versioni: R. Kahana lo considerava un "anziano ribelle" (ovvero, che dava pareri legali contrari ad una decisione del Sinedrio), ma gli fu risparmiata l'esecuzione capitale perch i suoi pareri si rifacevano ad una tradizione (bSanhedrin 88a).

Ed altri invece sostennero che la scomunica non ci fu mai; come disse Judah b. Ilai (mEduyyiot 5:6), "D%o non voglia che si pensi che Akavyah fosse stato scomunicato, perch il cortile del Tempio non fu mai chiuso in faccia a nessun uomo in Israele di tanto gran sapienza e timor del peccato come Akavyah ben Mahalalel!"

Il lettore decida a quali versioni dar credito, tenendo presente che si sa per certo che un altro famoso tannaita, Eliezer Ben Hyrcanus, fu scomunicato in vita e coperto di onori post mortem.