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giu 11, 2004 |
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redazione

Fotografare il matrimonio ebraico-veronese

Domenica 21 Settembre 2003 - 24 Elul 5763, alle ore 18:00 si celebrato un matrimonio ebraico con effetti civili presso la Sinagoga di Verona, presenti i rabbini capo Luciano Caro (di Ferrara), Crescenzo Piattelli (di Verona - il celebrante), Elia Richetti (di Venezia).

Nel fotografare le fauste nozze ho cercato di seguire questa scaletta:

[Rullino 01]

A - Qiddushin = Sposalizio:

A.01 - Ingresso della sposa, accompagnata dal padre;

A.02 - Ingresso dello sposo, accompagnato da una parente;

A.03 - Il _chazzan = cantore_ della Sinagoga d il benvenuto agli sposi cantando _Barukh ha-ba = Benedetto colui che viene_.

A.04 - Lo sposo indossa il _tallit = scialle da preghiera_;

A.05 - Gli sposi si siedono sulle seggiole, davanti ad un banco;

A.06 - All'altro capo del banco ci sono i rabbini;

A.07 - Il rabbino che celebra il rito d lettura della _ketubbah = atto ebraico di matrimonio_;

[Rullino 02]

A.08 - Panoramica destra della Sinagoga;

A.09 - Panoramica sinistra della Sinagoga;

A.10 - Terminata la lettura, il celebrante porge allo sposo un lembo del suo _tallit_;

A.11 - Lo sposo afferra un lembo del _tallit_ del rabbino per dichiarare il suo assenso alle condizioni della _ketubbah_;

A.12 - Il rabbino celebrante firma la _ketubbah_;

A.13 - Un secondo rabbino firma la _ketubbah_;

A.14 - Un terzo rabbino firma la _ketubbah_;

A.15 - Il primo testimone religioso firma la _ketubbah_;

A.16 - Il secondo testimone religioso firma la _ketubbah_;

A.17 - Lo sposo porge l'anello nuziale ai rabbini;

A.18 - Essi lo scrutano per stimarne il valore;

[Rullino 03]

A.19 - Ci si alza per trasferirsi sotto la _kuppah = baldacchino nuziale_.

A.20 - Il celebrante recita il _qiddush = consacrazione_ tenendo in mano un bicchiere di vetro pieno di vino che poi verr rotto;

A.21 - Lo sposo beve dal bicchiere;

A.22 - La sposa beve dal bicchiere;

A.23 - Il celebrante rende allo sposo l'anello di cui ad A.17;

A.24 - Lo sposo infila l'anello all'indice destro della sposa;

A.25 - Il celebrante porge la _ketubbah_ allo sposo;

A.26 - Lo sposo dona la _ketubbah_ alla sposa;

A.27 - La sposa consegna la _ketubbah_ alla madre.

F - Formalit civili - prima parte:

F.01 - Il celebrante legge gli articoli del Codice Civile;

F.02 - Lo sposo d il suo consenso;

F.03 - La sposa d il suo consenso;

[Rullino 04]

N - Nissu'in = Nozze:

N.01 - Il primo rabbino inizia la recitazione delle _sheva' berakhot = sette benedizioni_ nuziali, impugnando un calice di metallo;

N.02 - Il secondo rabbino prosegue la recitazione delle _sheva' berakhot_, impugnando il medesimo calice;

N.03 - Il celebrante termina la recitazione delle _sheva' berakhot_, impugnando il medesimo calice.

N.04 - Lo sposo beve dal calice;

N.05 - La sposa beve dal calice;

N.06 - Viene aperto l'_aron ha-qodesh = arca santa_;

N.07 - Tutti ci si trasferisce ai piedi dell'_aron_, i rabbini dandole le spalle e guardando gli sposi;

N.08 - Il _tallit_ dello sposo viene sollevato sopra la sua testa e quella della sposa, in modo da unirli sotto il medesimo lembo di stoffa;

N.08 - I parenti presenti si pongono alle spalle degli sposi ed impongono le loro mani sopra il _tallit_ che li copre pronunziando lo _yevarekhu = Benedicano_.

N.09 - Il rabbino celebrante solleva il suo _tallit_ sopra la testa e pi oltre, raccordandolo quasi a quello degli sposi, e pronunziando la _birkhat ha-kohanim = benedizione sacerdotale_ che si trova in Numeri 6:24-26.

N.10 - Si avvolge il bicchiere di cui ad A.20 in un panno e lo si pone sotto il piede dello sposo;

N.11 - Lo sposo rompe il bicchiere.

[Rullino 05]

C - Formalit civili - seconda parte:

C.01 - Si torna al banco di cui alla parte A;

C.02 - Il rabbino celebrante legge l'atto di matrimonio civile agli sposi;

C.03 - Lo sposo firma l'atto di matrimonio;

C.04 - Lo sposo firma il registro dei matrimoni;

C.05 - La sposa firma l'atto di matrimonio;

C.06 - La sposa firma il registro dei matrimoni;

C.07 - Il primo testimone civile firma l'atto di matrimonio;

C.08 - Il primo testimone civile firma il registro dei matrimoni;

C.09 - Il secondo testimone civile firma l'atto di matrimonio;

C.10 - Il secondo testimone civile firma il registro dei matrimoni;

C.11 - Il terzo testimone civile firma l'atto di matrimonio;

C.12 - Il terzo testimone civile firma il registro dei matrimoni;

C.13 - Il quarto testimone civile firma l'atto di matrimonio;

C.14 - Il quarto testimone civile firma il registro dei matrimoni.

[Rullini successivi]

V - Varie ed eventuali: non ci sono grosse differenze rispetto ad un matrimonio cattolico. Anche gli Ebrei:

- lanciano il riso agli sposi che escono dal Tempio;

- cantano e ballano per esprimere la loro gioia (ho raccontato a mia madre che la _hora_ ebraico-rumena assomiglia al _ballu tundu_ sardo);

- lanciano il boquet nuziale per augurare a chi lo afferra un sollecito matrimonio;

- tagliano la torta nuziale;

- distribuiscono le bomboniere.

Credo ora di dovervi qualche spiegazione. I fotografi di professione hanno una scaletta che seguono quando fotografano un matrimonio, e se la
trasmettono da maestro ad allievo.

Mio fratello mi ha prestato la sua, ma era tarata per un matrimonio cattolico, ed ho dovuto crearne una nuova, con la collaborazione del Rabbino Capo di Verona Dott. Crescenzo Efrem Piattelli. Quella che ho pubblicato qui riveduta sulla base dell'esperienza.

Sul rito matrimoniale ebraico dico solo poche cose. Nella scaletta vedete che stato diviso in _Qiddushin_, _Nissu'in_, e formalit civili. Le prime due parti, quelle propriamente ebraiche, una volta costituivano due cerimonie distinte, celebrate anche a distanza di mesi, con conseguenze non sempre gradevoli. Pertanto oggi esse sono due fasi del medesimo rito.

I _Qiddushin = Sposalizio_ consacravano la sposa allo sposo, ma non consentivano i rapporti coniugali, autorizzati invece dai _Nissu'in = Nozze_. Nello Sposalizio lo sposo "acquisisce" la sposa con un anello del valore minimo di una _perutah_ (la pi piccola moneta circolante in epoca talmudica), che viene infilato all'indice destro della sposa proclamando: "Ecco, tu mi sei consacrata secondo la legge di Mos e d'Israele", e con la _ketubbah = atto di matrimonio_, che elenca gli obblighi che si assume nei confronti della sposa.

curioso notare che nella maggior parte delle comunit ebraiche lo sposo non firmi la _ketubbah_, e che il suo impegno a rispettarla egli lo manifesti afferrando il lembo del _tallit_ del rabbino che l'ha letta; saranno invece i testimoni a firmare il documento. La _ketubbah_ ovviamente rispecchia i dettami del diritto ebraico, e qualora esso entri in conflitto con il diritto civile italiano, quest'ultimo a prevalere - il rabbino si premurato di ricordarlo.

La _kuppah = baldacchino nuziale_ rappresenta la (futura) casa coniugale; nei _Nissu'im = Nozze_, per completare l'"acquisizione" della sposa, al pagamento (l'anello) ed al documento (la ketubbah_) occorre aggiungere il possesso, che nel caso veronese rappresentato dal porre il medesimo _tallit_ sopra le teste degli sposi, come al punto N.08; in altre comunit gli sposi si chiudono per un attimo in una stanza apposita per realizzare l'_yichud = unione_.

La rottura del bicchiere ricorda la distruzione del Tempio e ricorda che anche quando si al colmo della gioia occorre dedicare un attimo alla riflessione; e durante i _Nissu'im_ la realt dell'esilio viene ricordata declamando il Salmo 137:5-6.

Tutto questo davanti a due testimoni (ebrei): la loro mancanza rende radicalmente nullo il matrimonio. Al contrario che nel matrimonio cattolico, non c' alcuna circostanza che permetta di fare a meno dei testimoni.

L'Intesa del 1989, cos come la legislazione precedente, riconosce al matrimonio ebraico gli effetti civili, purch siano inseriti nella cerimonia gli elementi essenziali del rito civile: pubblicazioni e nullaosta, lettura degli articoli del Codice Civile, scambio del consenso in modo riconosciuto da questo, redazione dell'atto da inviare all'Ufficio dello Stato Civile per la trascrizione, firme degli sposi e dei testimoni.

A proposito: poich non obbligatorio che i testimoni civili e quelli religiosi siano le medesime persone, ed i requisiti per i primi sono diversi da quelli per i secondi (ovvero: sesso e confessione religiosa dei primi non hanno alcuna importanza), possibile (ed accaduto Domenica) che tra i primi ci siano donne gentili, mentre i secondi debbono essere per forza di cose uomini ebrei _shomere mitzwot = osservanti delle mitzwot_.

Offro qui la scaletta come spunto a chi voglia fotografare un matrimonio ebraico; si avverte che ogni comunit ha i suoi _minhagim = costumi_ matrimoniali, e pertanto consiglio a chi intenda fotografare il matrimonio dei suoi amici (o dei suoi clienti) di verificarla prima insieme con il rabbino celebrante.

Ovviamente, raro che tutto vada esattamente come previsto; pu stupire che io preveda il cambio dei rullini dopo appena una dozzina di pose ciascuno, ma in realt delle inquadrature pi importanti vi troverete a scattare pi foto, ed meglio averne una riserva.

Il principio che il rullino si cambia quando fa comodo a voi e non quando finito. Sprecare qualche centimetro di negativo peccato veniale; peccato mortale non poter riprendere una fase importante del rito perch state cambiando rullino.

Due ulteriori consigli:

1) Il Rabbino capo di Verona, Dott. Crescenzo Efrem Piattelli, mi ha avvertito che il divieto di cancellare il Divino Nome vale anche per le registrazioni audiovisive. Registrare il rito lecito; poich per le benedizioni pronunziate nel matrimonio contengono il Nome Ineffabile, le vostre registrazioni vanno trattate con la stessa cura di un _Siddur = libro di preghiera_. Se volete disfarvene, dovete portarle in una _genizah_.

2) un po' sgradevole dirlo, ma ... uomo avvisato, mezzo salvato: attenzione ai vini _kasher_, ad onta della loro bont.

Mi spiego: generalmente il _qiddush_ in Sinagoga si celebra usando vini pastorizzati, oppure mielati o speziati, i quali possono essere maneggiati anche da Gentili senza alcuna conseguenza negativa. Io bevo pertanto il mio sorso di vino durante il _qiddush_ dell'_'Arvit shel Shabbat_ senza che nessuno si sogni di chiedermi se sono ebreo o meno.

Ma questi trattamenti guastano un po' il sapore del vino, e certamente gli sposi vorranno offrirvi del vino _kasher_ non trattato. In questo caso, sappiate che ad un Gentile lecito tuttalpi maneggiarne le bottiglie ancora tappate. Se voi aprite una bottiglia di quel vino, o ne prendete in mano una gi aperta, la rendete inutilizzabile per tutti gli Ebrei del ricevimento :-(
Vi consiglio pertanto di sedervi vicino ad un commensale ebreo (maschio o femmina non importa), e chiedergli cortesemente di versarvi quel vino quando lo volete bere. Lo champagne _kasher_ buono, e vale questa complicazione.

Ciao a tutti e ... mazal tov a tutti i futuri sposi.