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lug 26, 2004 |
La Legge Orale,  |
redazione

T 3.01 - Introduzione al Seder Nashim - Massekhet Yevamot

_Yevamot_ vuol dire letteralmente "cognate", ed il trattato dovrebbe esser dedicato ad una cognata particolare: quella che dovresti sposare per obbligo di levirato, essendo rimasta vedova di tuo fratello, senza che _lui_ abbia avuto figli.

In realt i 16 capitoli del trattato sono dedicati anche a matrimoni di tipo diverso; prima di parlarne debbo per esporre alcuni punti della normativa, altrimenti la trattazione diventa troppo pesante.

Lo scopo del levirato assicurare al fratello defunto una discendenza; questo significa che se il defunto aveva pi mogli, ed almeno una di loro aveva gi dato a lui della prole, anche se non pi in vita (od era gravida di lui al momento della morte), non c' obbligo di levirato.

Tale obbligo va soddisfatto sposando una sola delle ... cognate; l'obbligato al levirato il fratello maggiore, ma l'obbligazione pu essere soddisfatta anche da un altro fratello, purch gi nato al momento della morte del ... de cuius, cosa che pu creare una situazione assai imbarazzante.

Se il de cuius era infatti morto il giorno dopo la nascita del suo fratellino, e non ha lasciato altri fratelli, la vedova deve aspettare che il cognato raggiunga l'et legale (13 anni) per sposarla oppure per rinunziare a lei con la cerimonia della _chalitzah_.

La normativa contiene molte complicazioni, ed io ho citato solo l'indispensabile per capire il riassunto del trattato; il Gran Rabbinato d'Israele ha decretato nel 1950 il divieto dei matrimoni di levirato, e l'obbligo di celebrare in questi casi la _chalitzah_. Chi si rifiuta, da una parte deve mantenere la cognata finch non cambia idea, dall'altra pu essere imprigionato.

Passiamo ai capitoli del trattato:

1) Il primo capitolo indica 15 (quindici) categorie di donne che non possono sposare il proprio cognato ed esentano perci dal levirato anche le altre mogli del de cuius; ci sono per anche 6 (sei) categorie di donne il cui impedimento matrimoniale non si trasmette alle altre mogli, che sono perci passibili di levirato.

2-6:2) I capitoli dal secondo a Mishnah 6:2 trattano in ogni dettaglio obblighi ed esenzioni del levirato e della _chalitzah_.

6:3-6:fine) La Mishnah 6:3 comincia con lo spiegare che un _cohen_ (sacerdote) non pu sposare chi ha ricevuto la _chalitzah_, ed il trattato cos parte per la tangente discutendo degli impedimenti matrimoniali causati da parentela. Il resto del capitolo 6 tratta quindi delle donne che possono sposare un sacerdote normale o sommo, e delle norme sulla procreazione.

7) Il capitolo 7 parla delle circostanze in cui una donna di stirpe sacerdotale od il suo schiavo perdono il diritto di mangiare _terumah_, ovvero il cibo offerto per il sostentamento dei sacerdoti.

8) Il capitolo 8 parla delle circostanze in cui un sacerdote perde il diritto (ma non lo fa perdere a moglie e schiavi) di mangiare _terumah_, e finisce con il discutere degli impedimenti matrimoniali causati da imperfezioni fisiche o da origine etnica (questi ultimi aboliti in et rabbinica).

9) Il capitolo 9 comincia con il discutere delle donne "consentite" ai loro mariti, ma non ai loro cognati, e viceversa; delle donne consentite e vietate ad entrambi; e termina elencando le circostanze in cui una donna pu mangiar _terumah_.

10) Il capitolo 10 parla della donna che si risposata perch il marito era stato erroneamente ritenuto morto (e qui son guai seri: pur senza cattiva intenzione, ella si resa colpevole di adulterio. obbligata ad implorare il divorzio da entrambi i mariti, e se dal secondo matrimonio sono nati dei figli, essi finiscono nel pubblico registro dei bastardi).

11) Il capitolo 11 parla del divieto di sposare una donna stuprata o sedotta e le sue parenti, e delle norme sul matrimonio di figli di dubbio padre;

12) Il capitolo 12 parla della _chalitzah_, cominciando con l'indicare il numero dei giudici necessari per convocare l'apposito _Bet Din_, e continuando con i dettagli ed i requisiti della cerimonia.

13) Il capitolo 13 comincia con il _me'un_, ovvero del caso in cui un padre abbia dato la figlioletta ancor bambina in sposa (cosa lecita), ma ella, una volta cresciuta, non voglia pi esser la moglie di colui a cui fu destinata (cosa altrettanto lecita). Il _me'un_ = "rifiuto" la dichiarazione ufficiale della sposa non pi bambina, ed in un certo senso migliore del divorzio, in quanto il matrimonio diviene nullo _ab initio_, tant' vero che l'ex-sposa pu impalmare un _cohen_.

Penso che la trattazione sul _me'un_ sia finita qui in quanto esso pu essere opposto non solo al marito, ma anche al cognato che voglia esercitare il levirato - ed il _me'un_ meglio della _chalitzah_. Dopo il _me'un_ il trattato parla degli altri problemi che riguardano il matrimonio dei minorenni.

14) Il capitolo 14 parla del matrimonio dei sordomuti e dei frenastenici, tra loro e con persone normalmente abili.

15-16) Gli ultimi due capitoli del trattato parlano della morte presunta.

Del Talmud babilonese di questo trattato sono ritenuti memorabili i seguenti brani:

20a) " dovere religioso obbedire ai saggi";

24a) quali intenzioni qualificano il possibile convertito;

46a-b) il rito di conversione;

62b) gli ammogliati possono dire: "Un Ebreo senza moglie vive senza gioia, benedizione e bont";

63a-b) gli scapoli possono rispondere: "Trovo pi amara della morte la donna";

88b) qui si tratta del problema dell'_agunah_, cio della donna il cui marito assente, ma di cui non provata la morte;

109b) "Un giudice deve sempre immaginare di avere una spada tra le cosce e la Geenna spalancata sotto di lui";

122b) "I dotti accrescono la pace nel mondo".

Del Talmud palestinese bene ricordare queste massime:

7:2, 8a) "In ogni caso in cui il _Bet Din_ esita e la legge ignota, andate a vedere quel che fa la gente, ed agite allo stesso modo".

12:1, 12c) "Se venisse il Profeta Elia a dirci che la _chalitzah_ si pu fare con una scarpa, gli obbediremmo; ma se ci venisse a dire che la _chalitzah_ non la si pu fare con un sandalo, non gli obbediremmo, perch la maggioranza abituata a farla col sandalo, e la consuetudine val pi dell'_halakhah_".