T 3.02 - Introduzione al Seder Nashim - Massekhet Ketubbot
_Ketubbot_ vuol dire "contratti di matrimonio". Un cultore della dogmatica giuridica li classificherebbe tra i "contratti unilaterali", in quanto richiedono l'accordo di ambo le parti (lo sposo manifesta il suo consenso redigendo la _ketubbah_, la sposa accettandola), ma una sola delle due ha degli obblighi verso l'altra (il marito nei confronti della moglie).
Il trattato, in 13 capitoli, si occupa appunto di questi obblighi, di cui il pi importante, la _ketubbah_ per eccellenza, la "contraddote", ovvero la somma a cui la moglie ha diritto se il marito la ripudia senza giusta causa o la lascia vedova:
1) Il primo capitolo discute il fatto che la contraddote di una vergine maggiore di quella di un'altra (200 zuzim anzich 100);
2) Il secondo capitolo continua il precedente, ma discute anche della prova della verginit muliebre, all'interno della pi generale questione della validit delle testimonianze e delle prove;
3) Il terzo capitolo parla della multa da pagare per il ratto e la seduzione;
4) Il quarto capitolo comincia spiegando che la multa per la seduzione va pagata al padre, enumera altri diritti del padre della sposa, ed anche i doveri del marito che nascono da "norme imperative", ovvero a cui deve adempiere anche se non esplicitati nella _ketubbah_;
5-6) I capitoli cinque e sei parlano dei diritti e dei doveri reciproci dei coniugi, e sfiora anche l'argomento della dote della sposa.
7) Il capitolo sette parla del caso pi triste: le circostanze che consentono alla donna di chiedere il divorzio, ricevendo la contraddote; e di contro le giuste cause che consentono al marito di ripudiare la moglie senza pagare la contraddote.
8-9) Nel diritto rabbinico (contrariamente a quello anglosassone di un tempo) la donna sposata rimane proprietaria del suo patrimonio, e se rimane vedova pu soddisfare il suo diritto alla contraddote sul patrimonio del de cuius - e di questo parlano i capitoli otto e nove.
10) La contraddote era una somma notevole anche per chi aveva una moglie sola, e se il vedovo lasciava pi mogli, il patrimonio era spesso insufficiente ad onorare tutte le contraddoti; il capitolo dieci istituisce una specie di procedura concorsuale in modo da ripartire equamente il patrimonio tra le vedove.
Del problema si occupano anche altri trattati mishnici, ed una volta avevo scritto un post in proposito che potete leggere qui.
11-12) I capitoli undici e dodici si occupano dei diritti della vedova (che non eredita, bens riceve la contraddote) e dei doveri degli eredi nei suoi confronti, sia ella per essi madre o matrigna (a causa della poligamia); ed il trattato si occupa anche del ruolo della figliastra.
13) L'ultimo capitolo parla del gran merito del vivere in Terra d'Israele, con un'importante conseguenza matrimoniale: se il marito vuol fare _'aliyah_, cio migrare in Israele, e la moglie non lo vuol seguire, questa giusta causa di divorzio senza pagamento della contraddote; se la moglie a voler fare _'aliyah_ ed il marito a non volerla seguire, ella ha diritto a divorzio e contraddote.
Dei due Talmud, una loro affermazione curiosa che i governatori romani della Terra d'Israele esigevano lo _jus primae noctis_, col risultato che, secondo il Talmud Palestinese, le coppie, per impedir loro di avvalersene, consumavano il matrimonio anzitempo (TJ 1:5, 25c), e continuarono a farlo anche dopo che i governatori romani ebbero desistito.
TJ 5:7, 30a-b dice che D%o considera pi meritorio procreare che costruire il Tempio; TJ 12:3, 35a-b contiene informazioni biografiche su Giuda il Principe e sul nipote di lui Chiyya, e si dilunga sulle virt della Terra d'Israele.
Il Talmud Babilonese, commentando il capitolo 2 della Mishnah, dibatte a lungo sulle regole della prova, e specialmente sul _miggo_ (una regola d'inferenza per cui un'affermazione "debole" ed in s non molto credibile va creduta se l'imputato/convenuto avrebbe potuto invece pronunziarne una pi "forte" e perfettamente plausibile; a quanto pare si presume che l'imputato/convenuto che non ha detto la seconda cosa ha detto la prima proprio perch era la verit - una norma circondata da molte cautele e limitazioni, e l'ho esposta in modo semplificato); ed oltre a ci di notevole interesse ci che riferisce dei decreti del Sinodo di Usha, tenutosi verso la met del 2 Secolo EV (TB 49b-50a).
Nel Talmud Babilonese non mancano i brani aggadici come:
8b) il semplice funerale di Rabban Gamaliel;
16b-17a) la descrizione di rabbini che ballano nelle feste nuziali perch di precetto rallegrare gli sposi;
62b-63a) la storia d'amore tra l'allora pastore 'Aqiva e Rachel, la figlia di Kalba Savua;
103b-104a) morte e sepoltura di Giuda il Principe;
110b) Visto che la Mishnah esalta la Terra d'Israele, la Gemara dice che meglio vivere in Israele in una citt piena di "Pagani" che vivere nella Diaspora in una citt piena di Ebrei.