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dic 5, 2001 |
Attualità culturale,  |
redazione

Le torri ed i palazzi

E in quel giorno si sentir il tuono in tutto il mondo, in una grande metropoli come Roma, e apparir una fiamma di fuoco e consumera' le torri (migdalin) e i palazzi (Hechalin) e le torri cadranno, e molti grandi potenti (ravrave) moriranno in quel giorno, tutto coloro che si raduneranno contro di essa per distruggerla, non uno avr speranza di scampare. Da quel giorno , per dodici mesi tutti i re faranno consiglio per distruggere Israele, come e' stato detto. Benedetto chi vivra' in quei giorni, benedetto chi non vivra' in quei giorni. Alla fine dei dodici mesi lo scettro di Giuda, il Re Messia, verr" (Zohar Shemot II, 8a-8b)

"E su ogni monte e collina elevata ruscelli, torrenti d'acqua vi saranno nel giorno della grande strage, quando cadranno le torri"

Commenta Rashi che si tratta della grande strage (Shoah Ghedolah) avvenuta in terra di Ashur. Inoltre, per quando riguarda le torri, Rashi fa riferimento al Targum Onqelos, che parla di RAVRAVIN (RAVRAVE') uomini potenti, generali. E' lo stesso processo che vedete nel libro di Ester uomini potenti come torri, riuniti intorno da Haman , tessono la trama, mentre la loro sorte e' gia' segnata. L'acqua e' simbolo dello sgorgare della vita e della Torah, ed afferma Rashi che e' il simbolo di Israele che rimane fermo come un grande albero vicino alla sorgente d'acqua. Il crollo dei simboli del potere terreno, avvicina il cuore degli Israeliti al Cielo e favorisce con questo il disegno messianico. E' una previsione di qualche evento? Rabbi Aqiva' di fronte alla volpe vista sul monte del Tempio, sorride e afferma : se questo cattivo segno si e' verificato anche gli altri buoni segni si verificheranno. Gli ebrei sono insomma inguaribilmente ottimisti, e cio' che stanno provando e ricercando nella Torah in questi giorni, per miglia di anni lo abbiamo provato e ricercato. L'apocalittica dura poco, perche' i simboli delle stragi (Shoah Ghedolah) dell'altro ieri s i sovrappongono agli orrori di ieri.

Fino a quando? (Echa' 1,1)

Fino al giorno che i profeti annunziano:

E avverra' che i superstiti delle nazioni insorte contro Gerusalemme, verranno ogni anno a prostrarsi di fronte al Re, il Sig-ore Zevaot e a celebrare la festa delle Capanne (Zaccaria 14,16)

Ose' Shalom bimromav iasse' Shalom alenu

Luciano Tagliacozzo