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ago 7, 2004 |
La Legge Orale,  |
redazione

T 4.05 - Introduzione al Seder Neziqin - Massekhet Makkot

_Makkot_ vuol dire "Frustate", e questo trattato scorporato da _Sanhedrin_ ne discute in tre capitoli:

1) Il primo capitolo parla dei falsi testimoni; poich il diritto ebraico esige che i testimoni siano almeno due, essi debbono agire di comune accordo per nuocere; in alcuni casi la loro pena la medesima a cui sarebbe stato condannato l'imputato se essi fossero stati creduti, in altri delle semplici frustate.

Di notevole interesse Mishnah 1:10, in cui i rabbini fanno a gara per esprimere il loro disgusto per la pena capitale: chi dice che un Sinedrio che emette una pena capitale ogni sette anni devastante, chi dice che lo anche quello che ne emette una ogni settanta; i rabbini Tarfon ed 'Aqiva dicono che se fossero loro nel Sinedrio nessuno verrebbe mai condannato a morte, lasciando nella costernazione Rabban Simon ben Gamaliel, l'unico convinto che la pena capitale servisse a qualcosa.

2) Il secondo capitolo parla in modo esauriente dell'omicida colposo e del rifugio che deve trovare nelle apposite citt, nonch del termine dell'asilo dato dalla morte del sommo sacerdote.

3) Il terzo capitolo elenca i delitti puniti con la flagellazione, discute della flagellazione impartita per delitti punibili con la pena capitale, e descrive la flagellazione.

Del Talmud babilonese al trattato, particolarmente memorabile considerata l'_aggadah_ conclusiva, in cui dopo la distruzione del Tempio diversi rabbini vedono uscire uno sciacallo dal Santo dei Santi. Tutti piangono, tranne 'Aqiva, che ride pensando che ora che tutte le profezie funeste sugli Ebrei si sono avverate, sicuramente si avvereranno anche quelle del loro riscatto.