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set 7, 2004 |
Aspetti di vita ebraica, |
redazione
I Dieci Comandamenti
Traduzione dall'originale ebraico presente in Esodo cap.20 versi 1-17:
Il Signore pronuncio' tutte queste parole dicendo cosi':
- Io sono il Sig-ore tuo D-o, che ti fece uscire dal paese d'Egitto, dalla casa degli schiavi. Non avrai altri dei al mio cospetto.
- Non farti alcuna scultura, ne' immagine alcuna delle cose che sono lassu' nel cielo o quaggiu' sulla terra o nelle acque al di sotto la terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li adorare, perche' io, il Sig-ore tuo D-o, sono un D-o geloso che punisce il peccato dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione per coloro che mi odiano, e uso bonta' fino alla millesima generazione, per coloro che mi amano ed osservano i miei comandamenti.
- Non pronunciare il nome del Sig-ore D-o tuo invano; perche' il Sig-ore non lascera' impunito chi avra' pronunciato il suo nome invano.
- Ricordati del giorno del sabato per santificarlo. Durante sei giorni lavorerai e compirai ogni tua opera ma il settimo e' giorno di totale cessazione del lavoro e dedicato al Sig-ore D-o tuo. Non farai alcun lavoro ne' tu ne' tuo figlio ne' tua figlia ne' il tuo schiavo ne' la tua schiava ne' il tuo bestiame ne' il forestiero che si trova nella tua citta' poiche' in sei giorni il Sig-ore creo' il cielo e la terra, il mare e tutto cio' che contengono, riposo' nel settimo giorno e per questo il Sig-ore ha benedetto il settimo giorno santificandolo.
- Onora tuo padre e tua madre, affinche' si prolunghino i tuoi giorni sulla terra che il Sig-ore tuo D-o ti da'.
- Non uccidere.
- Non commettere adulterio.
- Non rubare.
- Non fare falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
- Non desiderare la casa del tuo prossimo; non desiderare sua moglie, ne' il suo schiavo, ne' la sua schiava, ne' il suo bue, ne' il suo asino, ne' cosa alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo