Scusi dove il West ?
In diretta dalla mailing list Kolot:
[tra parentesi quadre il commento a cura del
sottoscritto, ebreo "comunale"]
Scusi dov'e' il west?
[non so, pero' se vuole le indico dove sta Gerusalemme, il
sottoscritto, ebreo liberale, ci si volta tre volte al giorno]
La nostra comunita', Modena, e' una delle piu' piccole in Italia, pochi
ebrei, una sinagoga, un consiglio e tanti problemi.
Eppure anche una comunita' piccola come la nostra diventa appetibile
agli occhi della "congregazione" riformata milanese Lev Chadash.
[ollala', sembra che finalmente qualcuno anche tra gli ortodossi si sia
reso conto che esistiamo]
Hanno chiamato in comunita' e hanno offerto un incontro con il loro
nuovo capo spirituale: una "rabbina" (faccio ancora difficolta' a
digerire il termine).
[problemi dell'anonimo estensore della lettera. Rabbine donne esistono
in tutti i Paesi in cui ci sono ebrei]
I nostri responsabili comunitari hanno purtroppo abboccato all'amo e
hanno risposto positivamente, con uno spirito di "abbiamo provato
tutto, proviamo anche questo". La cosa e' pero' molto piu' grave.
[chi riesce a capire il perch e' bravo]
Temo che il riconosciuto senso di ospitalita' della comunita' modenese
venga frainteso e usato per trovare nuovo terreno dove attecchire con
ideologie estranee.
[estranee a cosa ?]
Pensavamo che la rabbina americana fosse un fenomeno montato da
giornalisti compiacenti, con tanto di presentazione alla stampa, flash
di fotografi e dichiarazioni ovviamente buoniste da libro Cuore, solo
per evidenziare quanto invece sono "cattivi" i rabbini ortodossi.
[e' interessante rilevare che l'autore di queste illazioni non si
firma]
Peraltro non avrei mai pensato di chiamare i nostri rabbini italiani
"ortodossi". Ortodossi mi e' sempre sembrato un termine per definire i
"guardiani della fede" che difendono l'indifendibile.
[si potrebbe qui parlare di Risorgimento]
Eppure quando si presenta questa affabile signora con un tallit sopra
le spalle e che si fa chiamare rav, capisco che molte cose sono
cambiate anche in Italia. Finora abbiamo chiamato "ebrei", senza altro
aggettivo, tutti, indistintamente, sia quelli piu' osservanti, sia
quelli che lo sono un po' meno. Spesso molto meno.
[mi chiedo perch cambiare]
Ma come fa un piccolo gruppo milanese appena nato a proporre attivita'
in altre comunita'? Dove prende i soldi?
[un biglietto Milano-Modena (e ritorno) non e' poi cosi' costoso]
Abbiamo domandato e ci e' stato risposto che si', il gruppo ebraico
[ollala', qualcuno riconosce che siamo ebrei]
si auto-tassa regolarmente, come altri gruppi, ma che molti fondi
arrivano anche dall'estero, dall'Unione mondiale dell'ebraismo
liberale, con i buoni auspici del rabbino David Goldberg.
[il che e' falso. lo attestano i bilanci di Lev Chadash. Chissa' se
l'anonimo autore, nonch il direttore di Morasha', si rendono conto che
questa affermazione, peraltro attribuita ad altri, e' penalmente
perseguibile]
Lo stesso rabbino che a Londra ha celebrato matrimoni, non solo
"misti" ma congiuntamente a un prete.
[altra falsita'. Forse non penalmente perseguibile, ma certo poco
ebraica - il leshon haraa e' una brutta cosa]
e' triste pensare che i nostri giovani che fanno molti sforzi e
sacrifici per arrivare, con difficolta', a un matrimonio ebraico, siano
indottrinati, con soldi, magari americani, da rabbini (o rabbine) che
rispondono "non c'e' problema, sposate chi volete".
[non e' questa la posizione dell'ebraismo liberale, cfr Rayner John,
Hooker Bernard, Judaism for Today, London, Union of Liberal and
Progessive Synagogues, 1975, che dedica un capitolo all'argomento. E
non e' questa la posizione di Lev Chadash, cfr:
http://www.levchadash.it/cosapensiamo/chieebreo.htm]
Ancora piu' grave che queste attivita' avvengano in una comunita' come la
nostra, che lotta oramai per la sopravvivenza e perch ci siano non
solo stupende sinagoghe, resti da tutelare di un passato glorioso, ma
anche ebrei capaci, ogni tanto, di recitarvi una preghiera.
[mi dispiace che l'autore della presente -e delle gravi affermazioni
ivi contenute- abbia scelto di rimanere anonimo. Mi dispiace ma non mi
sorprende. Se e' interessato, potrei recapitargli un siddur liberale e
da solo potrebbe rendersi conto che non e' poi tanto differente da
quello cui lui e' abituato]
Lettera firmata
[perch lo stile non e' acqua]