Lev Chadash, cuore nuovo
Una statunitense di origini italiane, Barbara Aiello, la prima donna-rabbino a operare nel nostro paese. Da poco ha iniziato la sua attivit a Milano, presso l'Associazione italiana per l'ebraismo progressivo.
C' qualcosa di nuovo, anzi di nuovissimo, anche nell'Italia
settentrionale ebraica. giunta a Milano dalla Florida la prima
donna-rabbino, chiamata a prestare la sua opera in forma continuativa
in Italia presso Lev Chadash - Cuore nuovo, l'Associazione italiana
per l'ebraismo progressivo che conta pi di duecento membri affiliati
allo Wupj, Unione mondiale dell'ebraismo progressivo. Vale la pena di
ricordare che l'ebraismo progressivo, che solo di recente ha assunto
una forma organizzata nel nostro paese, rappresenta invece la corrente
maggioritaria negli Stati Uniti ed largamente diffuso in Europa. Pur
nell'ambito della tradizione, esso si caratterizza per la tendenza ad
accogliere nel suo seno anche gli ebrei non osservanti, e si descrive
"particolarmente attento agli aspetti etici dell'ebraismo, accogliendo
principi e valori propri della sensibilit e della coscienza
contemporanea come, ad esempio, la completa uguaglianza -anche nel
culto- fra uomini e donne". Uno dei principali obiettivi che si
propone l'ebraismo progressivo quello di "offrire uno spazio per
permettere ad ognuno di trovare il proprio modo di sentirsi ebreo, e
per consentire anche alle coppie di matrimoni misti di tramandare ai
propri figli l'identit ebraica".
Rabbi Barbara Aiello, questo il nome della donna-rabbino che da poco
ha iniziato la sua attivit in via Carlo Tenca 7 a Milano, proviene
dal Tempio Beth El di Bradenton, parla italiano ed di origini
italiane. Suo padre Antonio, nato in Calabria a Serrastretta (in
provincia di Catanzaro), ha combattuto in una formazione partigiana
durante la seconda Guerra mondiale prima.di emigrare negli Stati
Uniti. Il curriculum di Rabbi Barbara sottolinea, tra le varie
attivit in cui si distinta in passato, l'impegno di pubblicista
esperta in temi religiosi e il ruolo di animatrice del programma
radiofonico intitolato Radio Rabbi. A lei si deve anche l'ideazione di
un programma educativo di marionette di larga diffusione, che educa i
bambini ad accettare e ad apprezzare la diversit.
Anche a Milano Rabbi Barbara intende insegnare le storie della Bibbia
attraverso il teatro dei burattini, come risulta dalla lettura del
programma destinato a bambini e adolescenti chiamato Nevatim,
germogli; la serie di incontri, tenuti ogni domenica pomeriggio a
partire dell'inizio di ottobre, prevede inoltre l'approfondimento
delle feste, la lingua ebraica imparata giocando, lezioni di cucina
tradizionale, canti e balli israeliani. Sono accolti a braccia aperte
anche ragazzi pi grandi di famiglie miste che non hanno avuto alcuna
educazione ebraica, in virt del principio che chi non ha avuto
nessuna esperienza da piccolo non avr serie possibilit di scelta
quando crescer. Di recente partito anche un programma destinato
agli adulti che ha preso il nome di Kavanah, intenzione, per mettere a
fuoco cosa significa essere ebrei attraverso lo studio. Gli incontri
si svolgono ogni sabato pomeriggio per permettere a coloro che seguono
il corso di partecipare alla cerimonia della Havdala, ringraziamento
per lo Shabbat appena trascorso e preparazione spirituale per la
settimana che sta per iniziare.
Non c' dubbio che l'ebraismo uno. Tuttavia "i rabbini ci insegnano
che la Tor ha settanta volti, e questo indica che la Tor pu venire
interpretata in ogni possibile senso", ha ricordato Rabbi Kathleen
Middlethon in un sermone preparato due anni fa proprio per
l'Associazione Lev Chadash in occasione di Shavuot. "Vale a dire", ha
proseguito la donna-rabbino che fu ospite per la festivit a Milano in
attesa dell'arrivo di un rabbino titolare, "che se questo testo la
base per le nostre posizioni religiose, etiche e rituali, dobbiamo
anche considerare seriamente che questo testo passa attraverso
interpretazioni umane, e pertanto fallibili (...). Dipende da noi
scoprire cosa richiede Dio da noi... puo anche accadere che, in questa
ricerca, diverse comunit ebraiche giungano a diverse conclusioni...
dobbiamo accogliere tali differenze, e considerarle parte dei mille
volti dell'ebraismo e della Tor".
Alberto Cavaglion, affermato studioso dell'ebraismo italiano, in un
suo intervento apparso nel gennaio del 2003 sulla rivista Hazman
Veharaion, Il Tempo e l'Idea, ha citato Esodo 20,24 ("in qualunque
luogo tu rammenterai il mio Nome, verr a te per benedirti"), in
contrapposizione all'appartenenza unica che porta con s
l'esclusivismo, e aggiungendo polemicamente: "Anche in via Tenca a
Milano". Dove opera la prima donna-rabbino in Italia; dove Rabbi
Barbara Aiello -il commento finale mio- ha spalancato le porte di
Lev Chadash per insegnare, con passione e competenza, ai frequentatori
giovani e adulti delle sue lezioni ad essere fieri della propria
cultura.
di Pupa Garribba [Confronti - Novembre 2004]