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dic 27, 2004 |
Opinioni dei nostri visitatori,  |
redazione

Su 'Il posto degli ebrei' di Amos Luzzatto - 1

Si tratta dell'ultimo libro del Presidente dell'UCEI (D%o ce lo conservi a lungo), che stato pubblicato da Einaudi, costa 7 Euro tondi, ed il suo ISBN 88-06-16702-2.
A tutti ne consiglio la lettura, e mi spiace dire che ho tante diverse cose da dire in proposito che le divider in pi post.

La prima cosa da dire questa: nel libro Amos Luzzatto passa succintamente in rassegna l'evoluzione dell'identit ebraica nella storia, e del rapporto che gli Ebrei hanno avuto con gli altri Europei, per giungere infine ad illustrare il suo modello di Europa, anche per intervenire nella polemica destata dalle proposte di inserire un riferimento alle radici giudaico-cristiane dell'Europa nella nuova Convenzione Europea.
Luzzatto respinge questa proposta, in quanto non altro che l'espressione della velleit di chi oggi maggioranza di blindarsi per impedire ad altri di diventare maggioranza domani, velleit motivata non soltanto dalla chiusura, ma anche dall'arroganza.
Il modello di Europa che egli propone a pagina 83 "l'_Europa di quelle genti che vi abitano e che sono disponibili ad unirsi a coloro che vi giungono migrando_, in una cornice nuova, che ripudia egemonie e discriminazioni favorendo la pi ampia circolazione di idee (...)".
Condivido pienamente questo modello, ma se osservate attentamente notate che esattamente quello sottostante alle Storie dei Patriarchi Abramo, Isacco, Giacobbe, i quali migrarono in una Terra di Canaan che (salvo qualche episodio spiacevole) li accolse benignamente e nella quale si inserirono proficuamente.
Non che Luzzatto ci proponga un modello di Europa strettamente laico: semmai un modello ispirato al _monoteismo etico_, in cui le radici religiose non hanno bisogno di essere identificate ed etichettate perch esse non alimentano alcun genere di esclusivismo a danno od a vantaggio di nessuno.
Visto che Luzzatto ama i paragoni medici nel suo libro, provo a rispondergli con uno botanico: i politici maldestri che propongono di riconoscere le "radici giudaico-cristiane" dell'Europa le vogliono in realt dare le radici di una carota; il modello che lui propone invece quello del micelio di un fungo, che pu estendersi per parecchi chilometri quadrati, e con discrezione e la sua attivit sostiene piante ed alberi di ogni genere.