In treno
Don Paolo, prete cattolico e il Rabbino Abramo si incontrano per caso in uno scompartimento del treno in occasione di un viaggio. Sono vecchi amici sin da prima della guerra ed hanno vissuto insieme molte esperienze, anche drammatiche. Sono soli nello scompartimento ed il discorso cade, casualmente, sui divieti delle rispettive religioni.
"Sai Paolo" dice il rabbino " da noi vietato il prosciutto, ma devo confessarti che un giorno ero a Parma e non ho resistito. Mi sono fermato un po' di tempo ed ho mangiato di tutto, prosciutto di Parma, culatello di Zibello, cotechino, zampone, mortadella ed ogni altra specialita'. Che bonta' Paolo!"
" Invece" fa don Paolo" da noi sono proibiti i rapporti sessuali con le donne, abbiamo il voto di castita'. Per devo dirti Abramuccio caro, che un giorno mi capitata una giovine bolognese..... che era una bellezza, basta! non ti dico..... non ho saputo resistere. Pero' stata la prima e l'ultima volta che ho infranto il voto di castita'!"
A questo punto cade un silenzio riflessino e i due religiosi si sentono irritati con loro stessi per le violazioni dei precetti.
" Pero' una vita senza il prosciutto..." dice don Paolo.
"Ma vuoi mettere Paolo" fa Abramo "se non ci fossero le donne..."