Nell'affrontare i problemi drammatici in cui versa il conflitto Israelo-Palestinese, con i suoi alti e bassi in un sottofondo di violenza perenne, si trascurano alcuni fatti storici di estrema importanza.
Scoppia la prima guerra di Indipendenza. Miriam parla in modo chiaro, senza sbavature, senza retorica, racconta episodi, non la guerra con i combattimenti, ma i sentimenti, i pericoli degli ebrei, dei bambini del suo kibbuz tra i quali c'era suo figlio. Racconta in modo pacato, freddo, forse stanco. E' molto provata dai ricordi o forse e' provata anche dalla realta' di oggi: la guerra continua. "Sono passati 56 anni e abbiamo ancora morti ebrei, ancora bambini ebrei fatti a pezzi. Gli arabi non hanno fatto un passo lontano dall'odio, anzi ne hanno fatto la ragione della loro vita".
Questo il mio articolo di fondo uscito sul Giornale, che non si pubblica su Internet.
Tsad Kadima un'organizzazione con sede in Israele che si occupa del recupero e dell'educazione di ragazzi cerebrolesi.
Hebron nella Giudea, come dire tra le pietre. Intorno 18.000 arabi, al centro 1000 ebrei. Non tutti anziani ma tutti vecchi, ebrei d'altri tempi con cernecchi e caffettani.
Documentazione per affermare senza esitazione i seguenti 3 controversi SI
Di Rav Gambler
Si alla Barriera difensiva tra un popolo cultore di morte e uno esaltatore di vita.
Si all'eliminazione mirata di personaggi riconosciuti colpevoli di omicidi passati e futuri.
Si alla neutralizzazione del terrorismo, ovunque mimetizzato a collegare interruttori e candelotti esplosivi.
D"r David Appelbaum e la figlia Nava sono rimasti uccisi nell attentato di ieri sera al caffe' "HILLEL" a Gerusalemme.
Durante il mese di agosto si e svolto con grande successo il camp estivo di Tsad Kadima: 22 ragazzi provenienti da tutto Israele hanno passato una settimana lontani dalle famiglie,assistiti da uno staff specializzato.
01-03
TSAD KADIMA-
Tsad kadima (un passo avanti) e? un organizzazione di genitori e personale specializzato che si occupa di bambini cerebrolesi in Israele
Gerusalemme 23 marzo 2003
E' partita in Italia un'iniziativa per l'acquisto di cani antiterrorismo da addestrare in Israele. Per questo motivo sabato e domenica, nelle maggiori citta' italiane, si iniziera' una raccolta fondi "cani buoni per Israele" .
Quando Hitler decise lo sterminio degli ebrei d'Europa la sua macchina propagandistica era pronta poiche' uso' le organizzazioni giovanili per indottrinare i giovani tedeschi ed educarli all'odio e all'assassinio. Quando egli invase i paesi europei aveva gia' pronto un esercito di assassini programmati a catturare, torturare e uccidere e desiderosi soltanto di eseguire con teutonica perfezione il piano del dittatore, la soluzione finale del problema ebraico. Riuscirono ad uccidere 6 milioni di ebrei, genocidio che porto' la Germania alla rovina. Hitler si rifugio' in un bunker a Berlino dove si suicido' mentre l'esercito dell'Armata Rossa lo circondava e con la sua morte si disgrego' il terrore nazista.
Ogni primo giovedi' del mese, insieme a molti altri israeliani, partiamo per Hebron per portare agli abitanti ebrei della citta' la nostra solidarieta', perche' capiscano di non essere soli e abbandonati.
Tsad kadima (un passo avanti) e un organizzazione di genitori e personale specializzato che ha inserito in Israele il metodo Peto di conductive education.
E' disponibile la trascrizione della tesi di laurea di Astrid Virili dal titolo Mary Antin: La terra promessa cliccando qui
E' presente un approfondimento sul sistema scolastico cliccando qui
Nell'ottobre 1948, il consiglio di stato provvisorio adotto' come bandiera d'Israele i colori bianco e blu con la stella di David nel centro. questa bandiera fu issata l'11 maggio 1949 a Lake Success, new york, quando Israele divenne il 59 membro delle nazioni unite.
Mentre scrivo queste righe qui in Israele qualcuno pulisce la strade di Natania dal sangue delle vittime, i religiosi della "pieta'" raccolgono con i guanti e le pinzette ogni pezzo di carne, lavano il sangue appiccicato sull'asfalto, sui muri, controllano che niente che assomigli a parti umane rimanga sulla strada perche' la religione ebraica vuole che neppure una briciola di un corpo umano resti insepolto.
Proseguono i negoziati tra Siria e Israele, con gli alti e bassi tipici di una trattativa delicata e difficile. Tanto piu' che entrambe le parti sono e si devono mostrare molto circospette, soprattutto di fronte alla propria opinione pubblica: la parte siriana per ragioni di orgoglio nazionale, la parte israeliana per i noti problemi di sicurezza legati alle cessioni territoriali. "Non prometto una pace senza prezzo" ha chiarito il primo ministro israeliano Ehud Barak il 13 dicembre 1999 parlando alla Knesset. "Non facciamoci illusioni. Qualunque governo israeliano che voglia giungere a un pieno trattato di pace con la Siria, come speriamo, lo fara' al prezzo di amare rinunce, compreso un difficile ritiro territoriale e cambiamenti del confine attuale. Ma agli israeliani che vivono sul Golan io dico questo: e' la vostra presenza, il vostro radicamento che ha fornito e fornira' ai negoziatori israeliani piu' coraggio e maggiori margini nella trattativa volta a garantire i vitali interessi di sicurezza per tutto il paese, e di questo il paese vi sara' grato". Ma in cosa consiste esattamente il territorio che e' oggetto del negoziato?
Fino a quando non fermeremo la mano di Arafat e dei suoi terroristi in divisa la guerriglia continuera'.
Ogni azione militare israeliana rappresenta una reazione ad attacchi palestinesi.
Cari Amici,
tutto e' pronto per partire con l'appello di revoca del Nobel per la Pace ad Arafat. L'appello che segue e' firmato dai primi firmatari del comitato promotore, chi volesse farne parte deve solo aggiungere la propria firma. Inoltre lo stesso appello con la raccolta ufficiale e ordinata delle firme e' stato riportato sul sito: www.eclettico.org/israele/iniziative/nobel
"Se incontrate un ebreo, massacratelo"
I sermoni religiosi trasmessi dalla televisione ufficiale palestinese incitano costantemente all'odio verso Israele e alla violenza contro gli ebrei. Lo rivela uno studio condotto da Palestinian Media Watch, un'organizzazione indipendente israeliana che opera un costante monitoraggio dei mass-media palestinesi.
L'Irgun Olei Italia, con sede a Gerusalemme, e` stato fondato circa 45 anni fa con lo scopo sociale di promuovere l'Alia' e di facilitare l'inserimento degli Olim di origine italiana nella societa' israeliana. Svolge attivita' di carattere informativo, coadiuvando l'opera della Sochnut, l'agenzia ebraica, ed in molti casi informando in maniera piu' vicina alla mentalita' italiana di quanto quest'ultima possa fare. Svolge inoltre attivita' sociale e ricreativa, facilitando gli incontri tra Olim vecchi e nuovi e tra Olim di varie citta'.
L'idea di acquistare terre in Palestina con il contributo determinante della diaspora, venne per primo al Prof. Herman Schapira del gruppo Hibbat Zion, che si era posto l'obiettivo di favorire il ritorno degli ebrei nel paese. Era il 1884. Il progetto fu ripreso durante il primo congresso sionistico del 1887; mise solide radici con la fondazione del Keren Kayemeth Leisrael sempre a Basilea, quattro anni piu' tardi. In quell'occasione, fu deciso che la terra acquistata sarebbe diventata proprieta' nazionale ebraica. La prima acquisizione risale al 1903, quando fu raccolta la somma sufficiente a comperare a Kfar-Hittim 2000 Dunam ai quali si aggiunsero altri 3000 Dunam a Hulda' e Ben Shemen. A questo primo acquisto seguirono Dalaika e Umm Juni, che permisero nel 1908 la fondazione del kibbutz Degania, la madre dei Kibbuzim.
La traduzione a metrica comparata mette a confronto il testo della traduzione italiana con quello ebraico della canzone originale.