dic 9, 2004 |
Umorismo e simpatia,  |
redazione

Come si riconosce un no-global iscritto ad un collegio rabbinico?

dic 5, 2004 |
Umorismo e simpatia,  |
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"Un tribunale tedesco respinge il tentativo degli ortodossi di restringere lo status di ebrei (e l'accessibilit ai fondi federali) ai soli ebrei ortodossi"

giu 2, 2004 |
Umorismo e simpatia,  |
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Tutti voi ricevete immagino dello spam con le proposte pi improbabili; ma se fosse ebraico questo spam, che proporrebbe?

apr 1, 2004 |
Umorismo e simpatia,  |
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Oh mio Signore, che devo fare della mia vita? Cosa ti aspetti da me? Cosa c'e` dopo la morte? Qual'e` il senso della vita?
attimo di silenzio
poi, come un tuono, la voce dal cielo...

gen 30, 2004 |
Umorismo e simpatia,  |
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Un rabbino sta insegnando lettura della bibbia in una classe elementare e si sta parlando della rivelazione.
L'alunno Ismael chiede:"Maestro,anchio potrei ricevere una rivelazione?" "Ma certo-dice il maestro-vai sulla collina qui di fronte e invoca il Signore che ti dia la rivelazione".
Dopo pochi minuti il bambino,tutto arrabbiato,ritorna in classe e dice:"Maestro!Ma cosa mi fai fare!Lass sulla collina,sotto la pioggia a invocare Dio!Mi sono sentito un povero scemo!"E il maestro:"Hai visto?Ti dicevo io che il Signore ti avrebbe dato la rivelazione!"

gen 17, 2004 |
Umorismo e simpatia,  |
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Giovane agente delle tasse alla sua prima missione: controllare i conti della locale Comunit Ebraica. I suoi superiori pensano che sia una "sinecura", la missione giusta per un novellino, in quanto i conti sono tenuti a regola d'arte fin dai tempi di Giuda Maccabeo. Ed infatti sono esatti al centimillesimo di Euro.

nov 5, 2002 |
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Partita di golf in Paradiso, Gesu' contro Mose'

ago 23, 2002 |
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Un amico mi ha detto: "l'umorismo ebraico non mi dice nulla e non capisco chi lo esalta" ed ha fatto scattare in me una riflessione.

Molte barzellette ebraiche sono in realta' dei "micro-midrash", cioe' delle micro-omelie, che hanno assunto la forma di barzellette per essere meglio ricordate.

ago 21, 2002 |
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Levy e Salomone sono costretti, se vogliono attraversare, in campagna, un piccolo ruscello, a levarsi le scarpe.

Levy - fa Salomone, che cammina ultimo - lo sai che hai i piedi molto sporchi?

Allora l'interpellato si volge e osserva le estremita' del compagno:

Ma neanche i tuoi scherzano.

Per forza. ho vent'anni piu' di te, sai!

ago 21, 2002 |
Umorismo e simpatia,  |
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Mentre Dupont e Durand stanno giocando a carte, passa Bloch, che i due invitano a fare una partita.

No, no, voi giocate per denaro e questo non e' nei miei principi.
Ma si tratta di poco, vedrai.
Di quanto?
Venti soldi.
Se e' cosi', sta bene, gioco anche io.

Ma quando, dopo la distribuzione delle carte, il gioco inizia, Bloch non ricorda di versare la sua parte. Gli altri due si guadano e ad un certo punto, non osando chiedergli i venti soldi direttamente, fingono di accusarsi reciprocamente di non aver versato, ciascuno, la posta dovuta.

Dupont, metti qui il tuo franco.
Ma se l'ho messo il mio? Sei tu piuttosto.
Ti sbagli.
Ed io ti dico che ti sbagli tu.

Bloch, duro, non ci sente da quell'orecchio. E gli altri daccapo. Finche' Bloch, annoiato, si alza.

Sentite, amici cari, questa commedia dura da troppo tempo. Non gioco piu'. Riprendo la mia posta e arrivederci.

ago 21, 2002 |
Umorismo e simpatia,  |
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Bloch e Blum un giorno si incontrano per la via.

Salve Blum, come va?
Non male, grazie.
Ti vedo tutto contento. Come mai?
Non lo sai? Non ho piu' preoccupazioni di affari.
Come hai fatto?
Ho un procuratore.
Caspita! E quanto ti costa?
Cinquemila franchi l'anno.
Tu scherzi? E come fai a pagarlo?
Appunto! Ecco la sua prima preoccupazione.

ago 21, 2002 |
Umorismo e simpatia,  |
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Levy volle, prima d'impegnare dei capitali in un affare, recarsi al Tempio e fare a D-o il seguente voto:

D-o degli Ebrei, se mi fai avere successo con il mio affare, questi sono mille franchi per il Tempio.

Ma l'affare ando' male.

Prima di provare con un altro, l'ebreo si reca in una Chiesa e, inginocchiatosi davanti all'immagine di S.Antonio da Padova, promette:

O misericordioso S.Antonio, se mi proteggete nell'affare che sto per intraprendere, questi sono mille franchi per voi.

Questa volta la speculazione ebbe buon esito, ma Levy si guardo' bene dal mantenere la promessa fatta al Santo. Pero' si reco' al suo Tempio e rivolgendosi a D-o, disse:

Tu, tu solo, o D-o dei miei Padri, sei l'unico D-o intelligente, giacche' tu solo avevi indovinato che se io avessi avuto fortuna non avrei mantenuto ugualmente la promessa dei mille franchi. Il Santo, quello degli altri, c'e' cascato. Signore, ecco i mille franchi per il Tuo Tempio.

ago 21, 2002 |
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Durante la guerra, Guglielmo II, passando in rivista uno dei suoi piu' brillanti reggimenti, mentre si intrattiene con gli uomini ad uno ad uno, vede che la tenuta di un soldato lascia molto a desiderare.

Come ti chiami?
Samuele Kohn, Maesta'.
Non e' quella la maniera di tenere la divisa. Otto giorni di prigione.

Dopo qualche mese si ripete l'occasione della rivista al medesimo reggimento, che si e' assai distinto in un'azione. Parlando com'era suo costume, alle truppe, il Kaiser termina il suo discorso cosi':

E adesso, compagni, in alto il fucile e gridate con me: "Gloria all'invincibile commilitone Guglielmo."

Tutti eseguono, eccetto uno, che non sfugge all'occhio attento dell'imperatore. Precipitandosi verso di lui, Guglielmo, che lo ha riconosciuto, esclama:

Ma tu sei Samuele Kohn?
Si', Maesta'!
E perche', dunque, adesso non m'hai salutato?
Perche' credevo, Maesta', che noi due si fosse in collera. dall'altra volta!

ago 21, 2002 |
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Levy si e' recato in casa Rothschild, per essere ricevuto, ma invano: il segretario insiste per sapere il motivo di tale richiesta. L'altro rifiuta. Vuol vedere personalmente Rothschild.

Mi dispiace, ma il mio principale e' molto occupato e poi non riceve se non per appuntamento.

Sentendo le voci, viene fuori Rothschild in persona.

Che cosa desidera?
Sono venuto per proporle un'occasione magnifica: farle risparmiare un milione.
Non saprei come.
Presto fatto. Lei non ha una figlia da maritare?
Certamente.
E non e' forse vero che le ha assegnato due milioni di dote?
Sicuro.
Ebbene. La dia a me, ed io mi contentero' di un milione soltanto!

ago 21, 2002 |
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Ad un pranzo, un vescovo e un rabbino siedono ai due lati della padrona di casa. Ad una portata con prosciutto e spinaci, il rabbino rifiuta di servirsi, suscitando un commento malizioso del vescovo:

Signor Rabbino, siete proprio deciso a non mangiarne?
Non posso, Monsignore: me lo vieta la mia religione.
Peccato credetemi!. Voi non saprete mai, caro Rabbino, quel che perdete.

Quando il pranzo e' finito, il Rabbino, che sta sulle mosse, fa in modo di andare via prima del vescovo, al quale, salutandolo, dice:

Monsignore, i miei omaggi alla vostra signora moglie!
Ma, scusate Rabbino mio, io non posso aver moglie. La mia religione me lo vieta.
Peccato veramente, Monsignore. Voi non sapete quel che perdete!

ago 21, 2002 |
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In primavera, nella famosa arca di Noe', quando il diluvio non era piu' che un ricordo, le cose si mettevano male. Disperato, Noe' si rivolse al Signore, che gli consiglio' di togliere a tutti i maschi rifugiati nell'arca il segno del loro attributo mascolino, riservandosi di riconsegnarlo loro al momento di abbandonare l'arca. Con questa trovata, la pace sembro' tornare nello storico galleggiante, e ciascuno degli animali conservo', nell'attesa della liberazione, un numero corrispondente al suo capo di vestiario.

Lo stesso giorno dell'avvenimento, la lepre incontro' il coniglio, in un angolo nascosto, e vedendolo ridere a crepapelle, gliene chiese il motivo.

Vedi. Ho preso il numero dell'elefante!

ago 21, 2002 |
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Mose', che un tempo aveva prestato cento rubli a Isacco, quando e' giunto il momento della scadenza e va a chiederglieli, se li vede rifiutati.

Mi rincresce, ma sono costretto a citarti in giudizio.
Come vuoi
- rispose l'altro - Ma hai le prove?

Davanti al giudice, Isacco si difende giurando che la pretesa di Mose' e' falsa.
Del resto - conclude trionfante - se egli esibisce una carta firmata da me con tale impegno, sono pronto a sborsare quanto egli chiede.

E voi, Mose', che ne dite?
Signor Giudice, i soldi glieli ho prestati sulla parola.
Mi rincresce
- conclude il Magistrato - ma io devo respingere la vostra istanza.

Finito cosi' il processo, i due si ritrovano fuori.

Allora - conclude Mose' - e' proprio vero, Isacco, che io non ti ho prestato i cento franchi?
Chi dice che tu non me li abbia prestati? Soltanto, vedi, non c'e' bisogno, nei nostri affari, di far ficcare il naso ad un goi!

ago 21, 2002 |
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Levy, un giorno si reco' al parroco per chiedergli di celebrare un servizio religioso in morte della sorella.

Ma, egregio signore Levy, non e' a me che dovete rivolgervi. Vostra sorella non era ebrea? Bisogna andare dal Rabbino!

Senta Reverendo: mia sorella, per dirgliela in confidenza, era convertita al cristianesimo.

Allora la cosa cambia aspetto.Potrei soggiungere che la poveretta era suora di carita'.

Quand'e' cosi' bisogna fare le cose come si deve, poiche' la signorina Levy era sposa di N.S.G.C. Si trattera' i spendere un migliaio di franchi in tutto.

Non importa. - E mettendo nelle mani del prete un modesto biglietto da cinque franchi, Levy concluse:

Per la differenza, vi rivolgerete a mio cognato.

ago 21, 2002 |
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Weil ha voluto condurre alla Sinagoga un amico cristiano. Durante il servizio, per essere scelto a leggere la Torah, egli offre cinque franchi. Allora il suo amico, forte:

Cento franchi!
Ma che diavolo fai? Sei pazzo?
Amico mio, se tu rischi cinque franchi per un affare, io posso rischiarne cento.

ago 21, 2002 |
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Samuele ha invitato l'amico Wormser a mangiare con lui in trattoria. Ad una portata di sogliole, l'una grande e l'altra piccola, Samuele, che serve, da' la piccola al commensale, e tiene per se' la sogliola piu' grande. Al che l'altro, scandalizzato:

Samuele, e' proprio cosi' che si fa con un invitato?

E l'altro:

Non capisco, francamente. Se fossi stato tu a servirmi, non m'avresti dato forse il pesce piu' grosso? Ebbene, io ho fatto precisamente cio' che avresti fatto tu.

ago 21, 2002 |
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Mayer che ha invitato a colazione al ristorante l'amico Blumenfeld, dopo aver mangiato, passa con lui davanti al tabaccaio. Mayer acquista una "corona" che accende.

E tu, Blumenfeld, non fumi?
Oh! Grazie, io preferisco un francobollo!

ago 21, 2002 |
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Rebecca si sta preparando per recarsi a Teatro.

Sara' meglio mettersi i guanti o lavarsi le mani?

ago 21, 2002 |
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Durante la guerra, un soldato romano e un soldato ebreo nativo di Gerusalemme, parlano del passato e dei loro progenitori. Il romano, a un certo punto fa:

Tu parli delle meraviglie compiute dai tuoi antenati. Ebbene, recentemente, scavando il suolo di Roma.. Sai che cosa e' stato trovato?
Che cosa?
Del filo di ferro!

Ebbene?
Come: ebbene? Non capisci? Significa che i romani avevano inventato il telegrafo!

L'ebreo ammutoli', ma per poco:

Anche nel sottosuolo di Gerusalemme e' stato trovato qualcosa di importante.
Che hanno trovato?
Hanno trovato: niente.
E allora?
E allora non significa che i miei antenati avevano inventato il telefono senza fili?

ago 21, 2002 |
Umorismo e simpatia,  |
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Blumenfeld racconta a sua moglie Ida d'aver incontrato l'amico Berele', un nuovo ricco, e di avergli chiesto:

E adesso che ti sei arricchito, che diavolo fai?
Cosa faccio?
- gli aveva risposto Berele'. Al mattino dopo la colazione mi sdraio sulla veranda; dopo, faccio quattro passi, per ritornare all'ora del pranzo e rimettermi sulla veranda a riposare. Ancora una passeggiata, poi la cena, ed infine ritorno a dormire, sempre sulla mia veranda.

La moglie di Blumenfeld commenta:

Che fortuna! E la moglie l'hai vista?
O, era solo.
Ma, non sai nemmeno come si chiama?
Bah, si chiamera' veranda!

ago 21, 2002 |
Umorismo e simpatia,  |
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Mayersohn, alla stazione del Nord, chiede un biglietto per Marsiglia.
Quarantadue franchi...
Come, quarantadue franchi?... Impossibile, signor impiegato.
Eppure e' cosi': quarantadue franchi.
Ma prima della guerra erano tredici franchi. Io lo so, ho fatto tante volte questo viaggio...
Certamente... Ora, il prezzo dei posti e' aumentato.
Ma io non voglio pagare una somma simile.
Mi dispiace. Se volete, e' cosi'... E sbrigatevi: il treno parte fra cinque minuti.
Andiamo, veda di farmi una piccola riduzione...
Ma lei e' pazzo... Crede di essere al mercato?
Su, su. Ecco trentacinque franchi, e compero il biglietto.
Tre minuti di tempo.
Facciamo trentadue franchi.
Ancora un minuto.
Ah! Neanche trentadue franchi? E' l'ultima parola?... Allora cambiero' stazione.

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