Il mondo stato creato con delle frasi, composte di parole, formate da lettere. Dietro queste ultime sono nascosti numeri, rappresentazione di una struttura, di una costruzione ove appaiono senza dubbio degli altri mondi ed io voglio analizzarli e capirli perch l'importante non questo e quel fenomeno ma il nucleo, la vera essenza dell'universo
Albert Einstein
Qualche giorno fa ha destato molta curiosit la notizia della nascita di una vacca rossa in Israele. Le ceneri di una vacca dal pelo completamente rosso sono un ingrediente essenziale nei riti di purificazione prescritti dalla Bibbia (numeri 19) per coloro che sono diventati impuri per contatto con un cadavere. Il clamore suscitato nel mondo ebraico dall'evento eccezionale della nascita di un animale con i requisiti prescritti dalla tradizione stato di difficile comprensione all'esterno; ci dovuto, almeno in parte, al fatto che improvvisamente venuto alla luce un problema religioso da molti ignorato o trascurato.
Nella tradizione corrente quello ebraico e' considerato il popolo del libro per eccellenza: Bibbia, non a caso, e' appunto "il" libro. Una tale espressione, pero', difficilmente corrisponde ad una plausibile autodefinizione ebraica. Bibbia, in ebraico, e' Miqrah, lettura, con questo gia' indicando la priorita' dell'aspetto 1 su quello scritto. E la parte piu' importante di questa, il Pentateuco, il vero riferimento di dottrina e di comportamento del popolo ebraico, e' Torah, l'insegnamento2, per eccellenza una forma di trasmissione prioritariamente orale ed interpersonale, in presenza. E' su questo termine che gira gran parte della riflessione ebraica, del pensiero rabbinico3: la Torah e' il progetto del mondo ed e', nella sua piu' intima definizione, sapienza divina, sapere metafisico trasmesso da D-o all'uomo in due forme ugualmente autoritative e legittime, scritta ed orale. La Torah, in altri termini, non e' altro che unione indissolubile di Torah she bikhtav - la Torah scritta - e Torah she be al peh - la Torah orale: quest'ultima non e' di grado inferiore alla prima e neanche un suo commento; e' anzi il paradossale pretesto della forma scritta, la quale rappresenta per alcuni null'altro che una sorta di appunto che deve necessariamente rimandare alla dimensione orale, come un abito che rimanda ad un corpo e ad un'anima.
Domanda: Di recente ho fatto un favore a qualcuno, ma qualcun altro voleva fare la stessa cosa, e si e' offeso per non poter piu' essere d'aiuto. Debbo per caso tralasciare un'opportunita' di aiutare quando so che qualcun altro vorrebbe farlo al mio posto?
Beh, penso che siamo moralmente sanissimi se noi competiamo per le mitzwot (le buone azioni) anziche' per le inezie per cui la gente litiga di solito.
Mi spiego meglio:
E in quel giorno si sentir il tuono in tutto il mondo, in una grande metropoli come Roma, e apparir una fiamma di fuoco e consumera' le torri (migdalin) e i palazzi (Hechalin) e le torri cadranno, e molti grandi potenti (ravrave) moriranno in quel giorno, tutto coloro che si raduneranno contro di essa per distruggerla, non uno avr speranza di scampare. Da quel giorno , per dodici mesi tutti i re faranno consiglio per distruggere Israele, come e' stato detto. Benedetto chi vivra' in quei giorni, benedetto chi non vivra' in quei giorni. Alla fine dei dodici mesi lo scettro di Giuda, il Re Messia, verr" (Zohar Shemot II, 8a-8b)
Vorrei comunicarvi alcune caratteristiche della cultura ebraica di rilievo Trek.
Puo' sembrare strano che una serie televisiva concepita da un ateo dichiarato come Gene Roddenberry manifesti evidenti influenze ebraiche, ma alcune di esse sono state ammesse dagli interpreti della serie, altre sono evidenti a chi le sa trovare.
Per l'ebraismo potrebbero stare assieme senza fare a pugni. Una volta di piu' le autorita' Halachiche (i rabbini incaricati di interpretare la realta' contemporanea alla luce delle regole fissate dalla scrittura e dalla tradizione) disorientano i moralisti della domenica, e cominciano ad analizzare una delle questioni morali piu' scottanti e delicate di questa fine millennio con taglio del tutto anticonvenzionale.
E' un progresso o non rappresenta piuttosto un arretramento, la definitiva calata di sipario sulla stagione del sociale? Il diritto alla privacy, la nostra conquista piu' recente, l'ultima spiaggia di una societa' ossessionata dall'invadenza tecnologica, non e' in ogni caso un'idea nuova. Faceva gia' parte del patrimonio trasmesso dalle grandi religioni monoteistiche. Le polemiche e le difficolta' d'applicazione delle nuove norme introdotte dal legislatore italiano e il dibattito che si sta accendendo in tutto il mondo occidentale a riguardo sono oggi osservate con grande interesse dagli esperti di legge ebraica, che cercano trarre dagli insegnamenti rabbinici soluzioni in linea con le esigenze contemporanee.
L'espressione Chukkot Hagoiim (norme dei popoli) si riferisce al divieto della Torah di seguire il comportamento delle altre nazioni. E' mia intenzione evidenziare alcune delle idee espresse dai nostri maestri Zl.
Dove era D-o a Auschwitz? Questa ossessione per la presenza del divino nel male, il bisogno di capire se sia o no possibile credere in un D-o misericordioso, creatore dell'uomo a sua immagine, che ha ascoltato - come ci racconta la Haggada' - il grido di dolore del suo popolo schiavo in Egitto (che stava molto meglio che nell'Europa nazista); la necessita' di trovare una risposta alla domanda di Giobbe perche' il malvagio prospera e il giusto soffre! crea oggi, come nel passato, profonda angoscia.
Tratti ebraici, vale a dire conformi all'origine dello scrittore, nelle tre incarnazioni dell'eroe unico che Svevo ci ha dato nei suoi romanzi, non e' impresa facile. Si tratta a mio avviso di un ebraismo sotterraneo, pressoche' ignoto anche al nostro ed e' forse questo che ha contribuito a sviare la critica, eccezion fatta per uno studioso, Giacomo De Benedetti, che ha intravisto, nel suo mirabile saggio Svevo e Schmitz, alcune caratteristiche piuttosto interessanti che vorrei analizzare.